Tour 2010 Verbania – Mosca – Verbania
Viaggio “Nel cuore dell’Europa per il cuore dell’Africa”
data e luogo di partenza: 23 luglio 2010, Trobaso – Verbania
data e luogo di arrivo: 28 agosto 2010, San Vigilio – Brescia
stati attraversati: Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Ucraina, Russia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Austria
km percorsi: 6.250
km orari: 22 di media
ore di bici: 286
pedalate: 1.115.400
tappe: 18 andata (Milena, Enzo, Gigi), 17 rientro (Milena, Enzo)
bici utilizzata: Milena Merida
forature: 7 Enzo, 6 Milena, 6 Gigi
rottura raggi: 18 Enzo
cartoline spedite: 500
ente benefico: Progetto scuola Burchina Faso
cifra devoluta: 3.000€
Guarda i nostri video sulla pagina youtube di mi&ti Onlus.
Primo viaggio solidale senza Tiziano, mi mancherà, ma non ho voluto rinunciare.
Partiamo io ed Enzo, e per metà del viaggio fino a Mosca ci sarà Gigi anche lui di Brescia. Tappe lunghe in un’estate caldissima, da stordimento.
Litri e litri d’acqua bevuti e torno prosciugata di 7kg in 35 giorni.
Arrivati a Gorizia, entriamo in Slovenia, una salita che ci porta a 1487 mt s.l.m. a Kalce.
Le salite saranno tante con dislivelli importanti anche al 10/15/18%, arrivando stremati con le gambe doloranti.In Ungheria a Goarmin, cambiamo 100€ per 27400 fiorini ungheresi. Una montagna di carta stampata.
Ci fermiamo in un campeggio sul lago di Balaton al quinto giorno di viaggio e 930km da casa, la media giornaliera è alta più di 185km al giorno.
Tanti ci salutano, ci chiedono dove siamo diretti con le bici cariche di borse. Le strade sono disastrate con profonde buche, l’asfalto è grosso.
Arrivati nella bellissima Budapest, incontriamo un ragazzo, ci accompagna per gran parte del nostro tour in città e ci porta poi fuori verso la strada 31 dove proseguiamo il nostro viaggio.
Attraverseremo Miskolc, Užhorod, Stryj, Ternopil’, da quest’ultimo paese costeggiamo un lago ricoperto da una coltre di nebbia per circa 50km. Decine e decine di cicogne ci accompagneranno in questo lungo viaggio prima di arrivare a Mosca.
Le fontane non ci sono e i paesi si fanno sempre più radi, costringendoci a caricarci molti litri d’acqua sulle bici, che con il caldo diventa bollente e quasi imbevibile.Attraversiamo paesi quasi disabitati, in Ucraina molti paesi sono tetri, tristi, strade disastrate, e campi infiniti di grano.
Contrasti tra ricchezza e povertà, così visibili da fare impressione.
Kiev capitale dell’Ucraina, qui sono costretta ad acquistare degli occhiali nuovi, dopo averli persi tre giorni prima, dopo una tremenda grandinata, guadagnando qualche livido e bernoccolo sulla testa. Una gradinata ci aveva sorpreso in mezzo al nulla.
Kiev è molto bella, grandi palazzi bianchi, anche se sembra di vivere gli anni 70′ per i mezzi che ci sono in circolazione e l’abbigliamento.
Si prosegue e si supera Baturyn, Kalinovka, Belye Berega.
La polizia ci ferma e ci consiglia di indossare il casco e di pedalare a lato della carreggiata nello sterrato.
Lunedì 9 agosto arriviamo a Mosca, incredibilmente bella, enorme, ci sistemiamo in un mega hotel “Salut” ha 1091 camere in tre paghiamo 8956 rubli russi pari a 237€. Però!!!!
Siamo al 12 piano, c’è una gran puzza di fumo all’esterno per via degli incendi che da giorni stanno distruggendo i boschi russi.
Da giorni sentiamo questo odore di bruciato e il fumo tormenta i nostri occhi e le nostre narici.
Incredibilmente bella la Piazza Rossa, ultimo giorno di Gigi.
Da qui in poi io ed Enzo proseguiremo il viaggio.
Dopo 3177km metà del nostro viaggio in bici è stato fatto, sono partita 18 giorni fa da Verbania ad una media di quasi 177km al giorno alla media 8h di bici, partendo sempre all’alba tra le 5/6 del mattino, dopo aver smontato la tenda e fatto colazione.
Da Mosca ci spostiamo verso Zubcov, Kunia, fino ad arrivare in Lettonia a Zilupe.
Niente campeggi, niente b&b, campeggiamo nel giardino di una signora, Irina, che gentilmente ci porta dell’anguria e 4 cetrioli dicendoci: “For your breakfast! Good night!”
I chilometri si sommano di giorno in giorno, la stanchezza a fine giornata si sente, ma attraversiamo posti così immersi nella natura che si dimentica il dolore, un vero spettacolo.Eccoci in Lituania, altro meraviglioso paesaggio, Vilnius, Augustów e poi in Polonia con la splendida Varsavia. Fa un freddo becco e piove. A Częstochowa visitiamo il Santuario e la madonna nera. Si entra a Dubnica nad Váhom in Slovacchia, abbiamo superato abbondantemente i 5000km e la media giornaliera di è alzata a 186km al giorno.
Bratislava punteggiata da colline di vigneti, Graz, Konice, Postumia, ed eccoci all’ultima tappa: Dolo – S.Vigilio.Milena, di mi&ti